Riflessioni

Legge n°3562

Legge n°3562

Se starai aspettando che ti arrivi il ciclo, e ti prenderai mezza giornata di riposo per non farti cogliere impreparata, esso se ne fotterà, e non si farà vivo.
Se starai aspettando il ciclo durante la settimana, e spererai nel suo arrivo per avere il weekend libero, ebbene, esso ritarderà.
Se non andrai al mare, per evitare di ritrovarti cornuta e mazziata con il ciclo, 48° all’ombra, e nessuna possibilità di trovare un bagno anche lontanamente igienico, ecco, aspetterai invano… Fino alle 6.35 del lunedì mattina, nell’esatto momento in cui aprirai gli occhi, devastata all’idea di dover affrontare una nuova settimana di lavoro.

E amen.

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Addii

Addii

A volte, nell’immobilità di un tentennamento, si perdono attimi che non resta che rimpiangere quando è ormai troppo tardi.
Solo allora ci si rende conto di quanto, in realtà, il salto fosse fattibile.
O molto più semplicemente che ciò che ci stava aspettando dall’altra parte valesse ogni istante di infinito terrore. O la caduta stessa.

E sono amari rimpianti.

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Appartenere

Appartenere.

Appartenere è qualcosa che confonde. Appartenere è qualcosa che destabilizza.

Appartenere è qualcosa che non si può spiegare, e tanto meno anticipare.
Appartenere è qualcosa che si può solo provare.
Fra lacrime e felicità.
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Sesto senso

 

Se il Sesto Senso ti urla di arretrare, di fermarti… Dovresti farlo.
Se il Sesto Senso di spinge in una direzione, perché ostinarci nell’arretrare?
Se il Sesto Senso cerca di proteggerti, perché mai non consentirgli di farlo?
Eppure non ascoltiamo, neppure noi stessi.
Eppure non ci permettiamo di credere e vedere. Eppure non ci fidiamo.
Ed è di noi che non ci fidiamo, tradendoci.
Ci tradiamo ogni volta che non crediamo in noi.
Con ogni sussurro dell’anima che ignoriamo. Con ogni bugia che ci raccontiamo.
Con gli occhi chiusi che ostentiamo.
Con la paura di sbagliare, con l’inamovibile follia di chi non compie passi.
E continuiamo a sbagliare, e continuiamo ad ignorare le preghiere di chi vuole salvarci.
E siamo qui, terremotati da una vita piena di scossoni ed errori. E siamo qui, gelati, bloccati.
Persi in noi, sordi a noi.
Spenti.
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