Senza categoria

La ragazza che saltava nel tempo

Ho appena finito di vedere questo magnifico anime giapponese che dura quasi due ore (110 minuti, se non ricordo male) e devo dire che è a dir poco magnifico.
Dal titolo è facile capire qual è il fulcro centrale di tutta la vicenda: il viaggio nel tempo.
Quello che mi ha colpita moltissimo è stato che, dopo un avvio comico, o almeno divertente, le tematiche si sono trasformate in qualcosa di più maturo, e adulto. Perfino tragico se ci pensiamo un attimo.
Ah, e per una volta sono rimasta letteralmente incantata dal doppiaggio italiano. Bravi, bravi e bravi! <3

Time waits for no one
Makoto Kanno è una ragazza all’ultimo anno delle superiori, non intelligente ma neppure stupida, poco portata nei lavori manuali ma neppure del tutto imbranata, che se la cava grazie ad una buona dose di fortuna quotidiana. In una delle giornate più sfortunate della sua vita – un evento per un tipo fortunato come lei e che crede nella propria buona sorte – trova nel laboratorio di chimica uno strano oggetto a forma di noce. In seguito, tornando a casa, si rompono i freni della sua bici proprio innanzi ad un passaggio ferroviario, lasciandola andare a tutta velocità contro il treno in corsa …. Senza capire bene come, l’istante prima di morire, si è però catapultata indietro nel tempo ed ha evitato il mortale incidente. Da qui scoprirà di aver acquisito la capacità di viaggiare nel tempo e ne farà uso ed abuso cercando di gestire al meglio la sua vita ed evitare situazioni imbarazzanti o fastidiose. Frattanto la sua vita sentimentale continua a scorrere ottimamente: passa i pomeriggi a giocare con due bei ragazzi suoi amici, illudendosi che la situazione possa durare per sempre ovvero non essere intaccata dal sorgere di un Amore che travolga l’amicizia o essere violentemente sciolta dalla fine delle scuole superiori. Quando uno dei due ragazzi le dichiara il suo amore lei, per non rompere l’idillio, torna indietro nel tempo e ne tenta di impedire la dichiarazione. Ma non basta, il Destino è in questo cartone imperante anche con la possibilità di viaggiare nel tempo: qualunque cosa lei faccia quella perfetta situazione pare destinata a frantumarsi (e infatti è sempre sullo sfondo l’entrata all’università, praticamente inevitabile e che incombe come uno spettro sulla piccola felicità quotidiana). Come se non bastasse, ma è del tutto secondario, l’aver evitato alcuni eventi spiacevoli spesso non ha fatto altro che suscitarne altri egualmente spiacevoli se non anche peggiori.

Uno dei migliori anime degli ultimi anni, a mio avviso. Disegno magnifico, musiche assolutamente speciali, sceneggiatura davvero ben resa e personaggi caratterizzati perfettamente.

Un anime che consiglio e straconsiglio a chiunque, un pezzo davvero da non perdere!

/ 5
Grazie per aver votato!

Hakuouki…

Come piangere come una fontana por un anime – peraltro anche un tanterello stupido – e riuscire ancora a salvaguardare la propria
minimadignità!
Ma quanto ho pianto quando è morto il giovane ed esuberante Heisuke Todo ? Non si può spiegare… e quando è muore il silenzioso ed affascinante Hajime Saito?
Anche se crudele e fondamentalmente “cattivo” ho pianto anche quando è morto il giovanissimo fratello gemello di Chizuru… Non è giusto che in questo anime muoiano tutti!
Però, a ben pensarci, credo che fosse anche giustamente inevitabile visto che il gruppo di Samurai rappresentano un “passato” che, con la guerra, il Nuovo Governo sta cercando di annientare a colpi di fucili e cannoni. Forse non sarà stato fatto del fanservice ma, andando oltre la tragedia personale della fan con gli occhi lacrimosi, posso dire che è un anime che ha “senso”. Sono morti giuste, crudeli ma inevitabili…

Bellissimo anime, assolutamente consigliato.
/ 5
Grazie per aver votato!

Code Geass: Lelouch of the Rebellion

Chi ha il potere, inizi a tremare! Chi non ce l’ha, invochi il nostro aiuto! Il mondo… sarà giudicato… dall’Ordine dei Cavalieri Neri!

– Zero –

Il 10 agosto 2010 il Sacro Impero di Britannia dichiara guerra al Giappone, annettendolo all’Impero e rinominandolo come Area 11.

Sette anni dopo, a Tokyo, durante uno scontro tra indipendentisti giapponesi ed esercito britanno, il giovane Lelouch Lamperouge rimane coinvolto nello scontro e libera una misteriosa ragazza di nome C.C. che gli dona il Geass, il “potere dei Re”, che lo rende capace di sottomettere la volontà altrui con il solo contatto visivo.
Il vero nome di Lelouch è in realtà Lelouch Vi Britannia, ed è il 17° principe in ordine di successione al trono di Britannia. Un brutto giorno, però, un gruppo di sicari, fatti scambiare per terroristi, ha ucciso la madre Marianne, l’Imperatrice, malvista per le sue origini borghesi. Come conseguenza la sorella di Lelouch, Nunnally, è diventata cieca ed ha perso l’uso delle gambe. Davanti all’insensibilità del padre, Charles Zi Britannia, il giovane Lelouch ha deciso di abdicare dal suo titolo di principe e l’Imperatore ha deciso di sfruttarlo come merce diplomatica mandandolo come ostaggio in Giappone. Lì, il giovane Lelouch ha vissuto, insieme alla sorella, momenti di felicità, con il suo primo vero amico, Suzaku Kururugi, figlio del Primo Ministro giapponese, del quale sono stati ospiti i giovani principi.
Costretto a fuggire e con davanti una vita nuovamente rovinata, il giovane Lelouch medita vendetta contro l’impero del padre: Britannia. Egli ha due desideri: vendicare la morte della madre e costruire un mondo dove la propria sorellina possa vivere felice.
Grazie al Geass Lelouch si muove alla distruzione di Britannia, sfruttando la disperazione dei giapponesi, privi di ogni libertà, e un nome fittizio: Zero, paladino della giustizia, colui che ricostruirà il mondo, appunto, da zero, il capo dell’Ordine dei Cavalieri Neri che protegge i più deboli. C.C. avverte Lelouch riguardo al suo potere e al suo obiettivo: «Vivrai in maniera differente dagli altri esseri umani […] il potere dei Re ti renderà solo». Così, avranno inizio molte serie di eventi che lo porteranno a realizzare il suo obiettivo ma anche a sopportare gravi perdite e momenti tumultuosi, trovando alla fine una consapevole condanna eterna (il finale dell’ anime è però ambiguo e aperto a varie interpretazioni).
La linea di demarcazione tra il bene e il male non è così netta durante gli episodi. Innanzitutto, il personaggio di Lelouch spesso si presenta controverso e cinico, attento stratega e freddo calcolatore, utilizza qualsiasi mezzo possibile per ottenere la vittoria. Negli stessi titoli degli episodi viene definito come “demone malvagio”. D’altronde l’obiettivo di Lelouch è quello di impadronirsi del mondo per distruggerlo e ricrearlo. L’altro personaggio chiave è Suzaku Kururugi: amico d’infanzia di Lelouch e figlio dell’ultimo primo ministro del Giappone libero. Suzaku persegue obiettivi simili a quelli di Lelouch, ma spera di poter cambiare il mondo dall’interno di Britannia, infatti si arruola nell’esercito britanno. Egli combatte per difendere l’Impero dalla minaccia di Zero, ma il suo animo è attanagliato dal rimorso per un delitto commesso in passato.
Mi sono lettarlmente innamorata di questo anime (due stagioni). E’ assolutamente magnifico (benchè gli manchi quel tocco yaoi che l’avrebbe reso assolutamente perfetto). Sotto certo aspetti mi ricorda l’entusiasmo che suscitò in me Kyou Kara Maou, benchè siano generi diversi, ovvio.
Si parla di 25 episodi (la prima stagione) di pura strategia. Scacchi, battaglie, sotterfugi e, sì, anche magia! Il tutto unito ad una Britannia che ha conquistato ormai quasi l’intero mondo, un figlio – erede al trono – carico d’odio che vuole distruggerla, la grafica straordinaria frutto delle CLAMP e dei protagonisti uno più bello e intrigante dell’altro.
Ovviamente il mio preferito è Leolouch, benchè sia ben lontano dall’essere il “buono” della storia. Ma è proprio il suo essere pragmatico, coerente con se stesso e le sue scelte, spietato ma sensibile, arrogante, logico, calcolatore… E’ un personaggio perfettamente e magnificamente imperfetto! Decisamente “umano”, per quanto possibile.
Un anime che consiglio di tutto cuore, da vedere. Assolutamente.
/ 5
Grazie per aver votato!

Caro quindicenne me…

Caro quindicenne me… 
Severus Piton
Caro quindicenne me,
mettiamo subito un presupposto: io non avevo nessuna intenzione di scriverti nulla, ma, mio malgrado, Silente sa essere molto persuasivo quando vuole. Ha detto che mi avrebbe aiutato a “inghiottire un po’ di amarezza”, che “fa bene a tutti parlare con se stessi, a volte” e poi mi ha chiuso nella mia stanza…
Quindi, chiarito questo punto, io e te potremo parlare un po’ e, siccome di qui non esco se non scrivo qualcosa, facciamo in fretta, perché, ripensandoci, un paio di cose da dirti ce le avrei…
Innanzi tutto: mi fai schifo! Esatti, neanche più pena, schifo! E, dato che mi sono ripromesso di restare ragionevole, adesso ti spiegherò anche il perché.
Quella che stai inseguendo, quello che stai cercando di raggiungere adesso, è tutta una grande fregatura! Fidati di me, se ti dico che non ti porterà a niente, se ti confido che non ti darà mai quello che vuoi.
Ti prego! Dai ascolto a lei! Dalle ascolto, perché ha maledettamente ragione! Tu hai idea di che cosa darei io per poter tornare indietro?! Per poter essere te?! Forse non te ne rendi conto che, quelli che stai passando, sono e saranno sempre gli anni più belli della tua vita! Gli unici che vivrai veramente… E tu stai mandando tutto all’aria!
Tu che puoi vederla, tu che puoi sentirla ridere, tu che puoi vedere il sole riflettersi nei suoi occhi, tu che non hai bisogno di sentirla lì… perché lei è lì!
Non sottovalutare tutto questo! Impara da subito a non dare niente per scontato! Credimi quando ti dico che un giorno tutto questo ti mancherà alla follia! Sentirai sempre questa crudele mancanza, che ti accompagnerà per il resto dei tuoi giorni…
Ma tu pensi ad altro! Pensi che il tuo sogno ti porterà a lei… Illuso! Quella che stai percorrendo è una strada senza uscita! Dovrai solo tornare indietro!
Io l’ho fatto troppo tardi…e così farai anche tu.
Perderai tutto.
Ti sentirai morire.
Affogherai nel senso di colpa.
Sarà come se all’improvviso non potessi vedere più come prima.
Sentire più come prima.
Sarà come se tutto avesse un po’ meno senso.
Perderai la libertà di sentirti felice.
La libertà di sorridere.
Perderai la libertà di sentirti libero.
Vorrai solo disperatamente, a qualsiasi costo, per tutte le ragioni, tornare indietro!
Ma non potrai…
E allora ti toccherà continuare a vivere… e sarà sempre notte, te lo assicuro…
E tutto questo si monterà nella tua testa, crescerà, ti soffocherà, diventerà il peso che ti trascinerà sempre più giù.
Ma tu non vorrai niente, solo rivederla per qualche attimo… ma non potrai…
E allora aspetterai con ansia il momento in cui lei sarà di nuovo davanti a te…
Con tutta l’invidia possibile, ti chiedo di guardarla per me una volta, anche sottecchi, di nascosto, quando lei è sovrappensiero… come facevo io… E fermati a pensare per un momento a quello che hai, a quello che ti sta succedendo…
Smonta tutte le costruzioni che ti sei fatto in testa, tutto ciò che ti sei creato tu… Ti accorgerai che ti rimane una sola cosa…
La vedi? E’ lì, in tutto il suo splendore! Riesci a vederla?
Ecco. 

Avrai il coraggio di perderla.
Senza nessun affetto, ti saluto,
ti invidio perché sei lì e potresti fare molte cose che non farai,
e ti auguro buonanotte, perché è questo che hai davanti.

Severus Piton
by J.K.Rowling (c)
/ 5
Grazie per aver votato!