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Kiki, consegne a domicilio

Ho appena finito di vedere questo nuovo capolavoro del maestro Miyazaki. E’ stato prodotto nel 1989, ma sono riuscita a vederlo solamente ora, dopo che è stato riproposto al cinema e, inevitabilmente, passato su Sky.
Semplicemente BELLISSIMO.

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Vittime

ODIO le persone che vogliono fare le vittime.
Vuoi fare la vittima? Muori.
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Storia di una Ladra di Libri di Markus Zusak

Al termine di quel giorno, Liesel andò a casa con Rudy e gli altri fratelli Steiner. Nei pressi della Himmelstrasse, una tempesta di pensieri si scatenò nella sua testa: il fiasco della recitazione del Manuale del necroforo, la distruzione della sua famiglia, l’umiliazione di quella giornata… Si accucciò nel rigagnolo, scoppiando in lacrime. Tutto riconduceva sempre al punto di partenza.
Rudy le rimase accanto, a occhi bassi.
Si mise a piovere forte.
Kurt Steiner li chiamò, ma nessuno dei due si mosse. Una sedeva disperata sotto la pioggia, l’altro, in piedi al suo fianco, aspettava.
– Perché doveva morire? – domandò Liesel, ma ancora una volta Rudy non fece nulla, non disse nulla.
Quando finalmente la bambina si rialzò, lui la cinse con un braccio, come il migliore degli amici, e ripresero la via di casa.
Non ci fu nessuna richiesta di baci, questa volta. Questo, magari, ti farà apprezzare molto Rudy.
Basta che non prendi me a calci nelle palle.
Ecco ciò che pensava lui, ma non lo disse a Liesel. Glielo confidò solo quattro anni dopo.
Per il momento, Rudy e Liesel percorrevano la Himmelstrasse sotto la pioggia, in silenzio.
Lui era lo svitato che si era dipinto di nero per battere tutto il mondo.
Lei, la ladra di libri senza parole.
Le parole, però, era già per strada, e presto Liesel le avrebbe strette fra le mani come nuvole, e strizzate come pioggia.

 Storia di una Ladra di Libri di Markus Zusak

 

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Colto o acculturato?

colto

[cól-to] agg., s.
  • • agg. Istruito, dotto
  • acculturare [ac-cul-tu-rà-re] v. • v.tr. [sogg-v-arg] etnol., sociol. Determinare un processo di acculturazione

Ergo, una persona “colta” ha terminato di “acculturarsi”, presumendo che una possa arrivare a conoscere ogni cosa, e quindi aver appreso tutto ciò che possa essere compreso e assimilato. In realtà non esiste al mondo una persona che possa sapere “tutto”, quindi qualunque persona colta si sta anche acculturando, in linea di principio.
Colto è un aggettivo, acculturare no. In altre parole smettete di darvi degli acculturati, ma piuttosto potete dire di essere persone colte. Non sono sinonimi.
Amen.
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