Crescita

Occhi all’orizzonte, sempre. Guarda avanti, non fermati.
Avanza ignorando il timore, il rimpianto o semplicemente l’amarezza della consapevolezza di attimi perduti per sempre.
Corri, prima che i tuoi demoni ti prendano. Corri… Stai solo crescendo.

Tic, tac. Tic, tac. Game over.

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Oceano Mare – Alessandro Baricco

Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.- Oceano Mare (Alessandro Baricco)

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Legge n°3562

Legge n°3562

Se starai aspettando che ti arrivi il ciclo, e ti prenderai mezza giornata di riposo per non farti cogliere impreparata, esso se ne fotterà, e non si farà vivo.
Se starai aspettando il ciclo durante la settimana, e spererai nel suo arrivo per avere il weekend libero, ebbene, esso ritarderà.
Se non andrai al mare, per evitare di ritrovarti cornuta e mazziata con il ciclo, 48° all’ombra, e nessuna possibilità di trovare un bagno anche lontanamente igienico, ecco, aspetterai invano… Fino alle 6.35 del lunedì mattina, nell’esatto momento in cui aprirai gli occhi, devastata all’idea di dover affrontare una nuova settimana di lavoro.

E amen.

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Addii

Addii

A volte, nell’immobilità di un tentennamento, si perdono attimi che non resta che rimpiangere quando è ormai troppo tardi.
Solo allora ci si rende conto di quanto, in realtà, il salto fosse fattibile.
O molto più semplicemente che ciò che ci stava aspettando dall’altra parte valesse ogni istante di infinito terrore. O la caduta stessa.

E sono amari rimpianti.

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