citazioni

Fêtes Galantes


Votre âme est un paysage choisi

que vont charmant masques et bergamasques

juant du luth et dansant et quasi

tristes sous leurs déguisements fantasques.

Fêtes Galantes, Clair de lune

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Oceano Mare – Alessandro Baricco

Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.- Oceano Mare (Alessandro Baricco)

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Vittime

ODIO le persone che vogliono fare le vittime.
Vuoi fare la vittima? Muori.
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Storia di una Ladra di Libri di Markus Zusak

Al termine di quel giorno, Liesel andò a casa con Rudy e gli altri fratelli Steiner. Nei pressi della Himmelstrasse, una tempesta di pensieri si scatenò nella sua testa: il fiasco della recitazione del Manuale del necroforo, la distruzione della sua famiglia, l’umiliazione di quella giornata… Si accucciò nel rigagnolo, scoppiando in lacrime. Tutto riconduceva sempre al punto di partenza.
Rudy le rimase accanto, a occhi bassi.
Si mise a piovere forte.
Kurt Steiner li chiamò, ma nessuno dei due si mosse. Una sedeva disperata sotto la pioggia, l’altro, in piedi al suo fianco, aspettava.
– Perché doveva morire? – domandò Liesel, ma ancora una volta Rudy non fece nulla, non disse nulla.
Quando finalmente la bambina si rialzò, lui la cinse con un braccio, come il migliore degli amici, e ripresero la via di casa.
Non ci fu nessuna richiesta di baci, questa volta. Questo, magari, ti farà apprezzare molto Rudy.
Basta che non prendi me a calci nelle palle.
Ecco ciò che pensava lui, ma non lo disse a Liesel. Glielo confidò solo quattro anni dopo.
Per il momento, Rudy e Liesel percorrevano la Himmelstrasse sotto la pioggia, in silenzio.
Lui era lo svitato che si era dipinto di nero per battere tutto il mondo.
Lei, la ladra di libri senza parole.
Le parole, però, era già per strada, e presto Liesel le avrebbe strette fra le mani come nuvole, e strizzate come pioggia.

 Storia di una Ladra di Libri di Markus Zusak

 

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