La Morte non è niente

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, 
che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, 
non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,

di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, 
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.

Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, 
se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
 Henry Scott Holland

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Kurt&Blaine

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Davvero, che qualcuno mi dica come si fa a non adorare questi due? *-*

Kurt&Blaine ~ Chris Colfer&Darren Criss 

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Gli insulti ai nostri sogni da sfigati fanno un male cane.

«Che pretende!? Siamo esseri umani! Lo so che molti non ci considerano tali, ma le offese, le granite in faccia, le spinte nei cassonetti e gli insulti ai nostri sogni da sfigati fanno un male cane. Dovremmo porgere l’altra guancia e fare i superiori convinti che il nostro impegno e i nostri sogni ci rendano migliori? Beh,  non è semplice visto che sono sempre gli altri a vincere! […] E non mi venga a raccontare che le cose andranno meglio perché non mi interessa il futuro. Voglio un presente migliore, e lo voglio adesso. Io li voglio colpire, come loro hanno colpito noi! Anzi più forte, devono sentire il mio dolore, e sa perché?! Non mi resta nient’altro da dare.»
~ Artie Abrams – Glee – 3×11 “Micheal”
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La ragazza che saltava nel tempo

Ho appena finito di vedere questo magnifico anime giapponese che dura quasi due ore (110 minuti, se non ricordo male) e devo dire che è a dir poco magnifico.
Dal titolo è facile capire qual è il fulcro centrale di tutta la vicenda: il viaggio nel tempo.
Quello che mi ha colpita moltissimo è stato che, dopo un avvio comico, o almeno divertente, le tematiche si sono trasformate in qualcosa di più maturo, e adulto. Perfino tragico se ci pensiamo un attimo.
Ah, e per una volta sono rimasta letteralmente incantata dal doppiaggio italiano. Bravi, bravi e bravi! <3

Time waits for no one
Makoto Kanno è una ragazza all’ultimo anno delle superiori, non intelligente ma neppure stupida, poco portata nei lavori manuali ma neppure del tutto imbranata, che se la cava grazie ad una buona dose di fortuna quotidiana. In una delle giornate più sfortunate della sua vita – un evento per un tipo fortunato come lei e che crede nella propria buona sorte – trova nel laboratorio di chimica uno strano oggetto a forma di noce. In seguito, tornando a casa, si rompono i freni della sua bici proprio innanzi ad un passaggio ferroviario, lasciandola andare a tutta velocità contro il treno in corsa …. Senza capire bene come, l’istante prima di morire, si è però catapultata indietro nel tempo ed ha evitato il mortale incidente. Da qui scoprirà di aver acquisito la capacità di viaggiare nel tempo e ne farà uso ed abuso cercando di gestire al meglio la sua vita ed evitare situazioni imbarazzanti o fastidiose. Frattanto la sua vita sentimentale continua a scorrere ottimamente: passa i pomeriggi a giocare con due bei ragazzi suoi amici, illudendosi che la situazione possa durare per sempre ovvero non essere intaccata dal sorgere di un Amore che travolga l’amicizia o essere violentemente sciolta dalla fine delle scuole superiori. Quando uno dei due ragazzi le dichiara il suo amore lei, per non rompere l’idillio, torna indietro nel tempo e ne tenta di impedire la dichiarazione. Ma non basta, il Destino è in questo cartone imperante anche con la possibilità di viaggiare nel tempo: qualunque cosa lei faccia quella perfetta situazione pare destinata a frantumarsi (e infatti è sempre sullo sfondo l’entrata all’università, praticamente inevitabile e che incombe come uno spettro sulla piccola felicità quotidiana). Come se non bastasse, ma è del tutto secondario, l’aver evitato alcuni eventi spiacevoli spesso non ha fatto altro che suscitarne altri egualmente spiacevoli se non anche peggiori.

Uno dei migliori anime degli ultimi anni, a mio avviso. Disegno magnifico, musiche assolutamente speciali, sceneggiatura davvero ben resa e personaggi caratterizzati perfettamente.

Un anime che consiglio e straconsiglio a chiunque, un pezzo davvero da non perdere!

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