commenti&recensioni

Code Geass: Lelouch of the Rebellion

Chi ha il potere, inizi a tremare! Chi non ce l’ha, invochi il nostro aiuto! Il mondo… sarà giudicato… dall’Ordine dei Cavalieri Neri!

– Zero –

Il 10 agosto 2010 il Sacro Impero di Britannia dichiara guerra al Giappone, annettendolo all’Impero e rinominandolo come Area 11.

Sette anni dopo, a Tokyo, durante uno scontro tra indipendentisti giapponesi ed esercito britanno, il giovane Lelouch Lamperouge rimane coinvolto nello scontro e libera una misteriosa ragazza di nome C.C. che gli dona il Geass, il “potere dei Re”, che lo rende capace di sottomettere la volontà altrui con il solo contatto visivo.
Il vero nome di Lelouch è in realtà Lelouch Vi Britannia, ed è il 17° principe in ordine di successione al trono di Britannia. Un brutto giorno, però, un gruppo di sicari, fatti scambiare per terroristi, ha ucciso la madre Marianne, l’Imperatrice, malvista per le sue origini borghesi. Come conseguenza la sorella di Lelouch, Nunnally, è diventata cieca ed ha perso l’uso delle gambe. Davanti all’insensibilità del padre, Charles Zi Britannia, il giovane Lelouch ha deciso di abdicare dal suo titolo di principe e l’Imperatore ha deciso di sfruttarlo come merce diplomatica mandandolo come ostaggio in Giappone. Lì, il giovane Lelouch ha vissuto, insieme alla sorella, momenti di felicità, con il suo primo vero amico, Suzaku Kururugi, figlio del Primo Ministro giapponese, del quale sono stati ospiti i giovani principi.
Costretto a fuggire e con davanti una vita nuovamente rovinata, il giovane Lelouch medita vendetta contro l’impero del padre: Britannia. Egli ha due desideri: vendicare la morte della madre e costruire un mondo dove la propria sorellina possa vivere felice.
Grazie al Geass Lelouch si muove alla distruzione di Britannia, sfruttando la disperazione dei giapponesi, privi di ogni libertà, e un nome fittizio: Zero, paladino della giustizia, colui che ricostruirà il mondo, appunto, da zero, il capo dell’Ordine dei Cavalieri Neri che protegge i più deboli. C.C. avverte Lelouch riguardo al suo potere e al suo obiettivo: «Vivrai in maniera differente dagli altri esseri umani […] il potere dei Re ti renderà solo». Così, avranno inizio molte serie di eventi che lo porteranno a realizzare il suo obiettivo ma anche a sopportare gravi perdite e momenti tumultuosi, trovando alla fine una consapevole condanna eterna (il finale dell’ anime è però ambiguo e aperto a varie interpretazioni).
La linea di demarcazione tra il bene e il male non è così netta durante gli episodi. Innanzitutto, il personaggio di Lelouch spesso si presenta controverso e cinico, attento stratega e freddo calcolatore, utilizza qualsiasi mezzo possibile per ottenere la vittoria. Negli stessi titoli degli episodi viene definito come “demone malvagio”. D’altronde l’obiettivo di Lelouch è quello di impadronirsi del mondo per distruggerlo e ricrearlo. L’altro personaggio chiave è Suzaku Kururugi: amico d’infanzia di Lelouch e figlio dell’ultimo primo ministro del Giappone libero. Suzaku persegue obiettivi simili a quelli di Lelouch, ma spera di poter cambiare il mondo dall’interno di Britannia, infatti si arruola nell’esercito britanno. Egli combatte per difendere l’Impero dalla minaccia di Zero, ma il suo animo è attanagliato dal rimorso per un delitto commesso in passato.
Mi sono lettarlmente innamorata di questo anime (due stagioni). E’ assolutamente magnifico (benchè gli manchi quel tocco yaoi che l’avrebbe reso assolutamente perfetto). Sotto certo aspetti mi ricorda l’entusiasmo che suscitò in me Kyou Kara Maou, benchè siano generi diversi, ovvio.
Si parla di 25 episodi (la prima stagione) di pura strategia. Scacchi, battaglie, sotterfugi e, sì, anche magia! Il tutto unito ad una Britannia che ha conquistato ormai quasi l’intero mondo, un figlio – erede al trono – carico d’odio che vuole distruggerla, la grafica straordinaria frutto delle CLAMP e dei protagonisti uno più bello e intrigante dell’altro.
Ovviamente il mio preferito è Leolouch, benchè sia ben lontano dall’essere il “buono” della storia. Ma è proprio il suo essere pragmatico, coerente con se stesso e le sue scelte, spietato ma sensibile, arrogante, logico, calcolatore… E’ un personaggio perfettamente e magnificamente imperfetto! Decisamente “umano”, per quanto possibile.
Un anime che consiglio di tutto cuore, da vedere. Assolutamente.
/ 5
Grazie per aver votato!

Le dodici tavole del recensore

Navigando qua e la per i blog dei miei amici ho ri-scovato questa chicca di acardia17 … Dico “Ri-Scovato” perchè la conosco benissimo e l’adoro, fa morir dal ridere ed è molto versatile! Oggi che sono più un recensore (di libri) che una fanwriter mi ritrovo a sperare i miei articoli siano letti e commentati come se fossero delle fanfiction ^_^
Leggete e ditemi se non è un genio xD
Ovviamente rubicchiato dietro autorizzazione della geniessa xD

1. Una fanwriter troppo illustre per poter trovare degni di attenzione i commenti di un misero plebeo NON ESISTE.
2. Commento = carota.
Fanwriter = asino.
Nocturne Alley = bastone a cui appendere la carota.
3. Un lettore che non sia in grado di scrivere una recensione NON ESISTE.
4. La mente di una fanwriter è piuttosto elementare:
1000 commenti = YAY!
0 commenti = BUUU.
5. Dopo autorevoli studi è stato ahimè certificato che le fanwriter non hanno il potere di leggere nella mente del lettore. Ma stanno provando ad evolversi.
6. Il rapporto fanwriter-lurker è di ODIO- (amore). E “sed fieri sentio et excrucior” non è un modo vetusto per dire “tranquilla tesoro, il commento è facoltativo”.
7. Nella mente della fanwriter “Scusami se non ho commentato lo scorso capitolo” equivale a “Nello scorso capitolo non c’era una cippa da commentare, ma stavolta ti lancio un biscottino”.
8. Commenti: 1
Preferiti: 15876,2
… C’è qualcosa che non va.
9. “Bella” è un commento.
“La adoro” è un commento.
“É sgrammaticata” è un commento.
“Sposami” è un commento.
“Continua”, NO.
10. Se una fanwriter ti dice “Tranquilla, non bado al numero delle recensioni”, o MENTE, oppure ha preso lezioni di pace e amore da Gandhi.
Di solito MENTE.
11. Ricevere un commento lungo e appassionato per una fanwriter è come andare al supermercato e scoprire che nello scaffale dei dolci c’è lo sconto “prendi 100, paghi 1”.
12. Per fare felice una fanwriter basta molto meno che per fare felice il tuo pesce rosso. Ed è più carina.

Ribadisco che la numero 10 è una delle più vere in assoluto xD
/ 5
Grazie per aver votato!