grandi verità

E tutto va…

E tutto va
come deve andare
o per lo meno così dicono
e tutto va
come deve andare
o per lo meno me lo auguro…
Max Pezzali – 883
Eh, sì, me lo auguro. Davvero.
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La Morte non è niente

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, 
che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, 
non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,

di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, 
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.

Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, 
se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
 Henry Scott Holland

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Gli insulti ai nostri sogni da sfigati fanno un male cane.

«Che pretende!? Siamo esseri umani! Lo so che molti non ci considerano tali, ma le offese, le granite in faccia, le spinte nei cassonetti e gli insulti ai nostri sogni da sfigati fanno un male cane. Dovremmo porgere l’altra guancia e fare i superiori convinti che il nostro impegno e i nostri sogni ci rendano migliori? Beh,  non è semplice visto che sono sempre gli altri a vincere! […] E non mi venga a raccontare che le cose andranno meglio perché non mi interessa il futuro. Voglio un presente migliore, e lo voglio adesso. Io li voglio colpire, come loro hanno colpito noi! Anzi più forte, devono sentire il mio dolore, e sa perché?! Non mi resta nient’altro da dare.»
~ Artie Abrams – Glee – 3×11 “Micheal”
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Vivere fuori dal mondo

Nas vive fuori dal mondo da tanto, tantissimo tempo.
Non teme la vita, come si potrebbe supporre da come la rifugge continuamente. Semplicemente, annoiata, non trova la voglia di gettarsi nella marea di volti inespressivi che la circondano. Un’amara menzogna? A volte sì, altre no.
Nas non teme il mondo, la gente o la vita. Nas non li comprende, non li ha mai compresi e non trova interessante nuotarvi in mezzo. Non ci sono regole, idee, princìpi e ideali, nulla che possa rassicurare, abbattere o confermare. Non ci sono leggi, reali o morali, che vincolino le maschere degli altri a non barare, ingannare o truffare. No Rules, no Hope.

Paura? In passato, il terrore di non adattarsi, non comprendere e non sapersi conformare. Oggi, un presente fatto di indifferenza. Nas non vuole più imparare a pensare, vivere e parlare come gli altri, non si preoccupa più delle occhiate storte, dei silenzi carichi di accuse o della sdegnata noncuranza.
Nas oggi sceglie di vivere, sola e acuta osservatrice di una bacheca di cristallo che racchiude la globale follia. Lontana e sarcastica osservatrice di una massa di maschere fasulle che non attraggono più la sua attenzione e il suo desiderio come in passato. E lo vorrebbe, oh come lo vorrebbe!
Noia, insoddisfazione, tristezza e amarezza. Nas non cerca più di comprendere e studiare, l’arrendevole certezza di non far mai parte del loro modo è ormai superata, ormai c’è solo l’agognata indifferenza. La pace del cuore e la calma dell’anima. Nulla ormai attrae la sua attenzione e il suo desiderio di mettersi in gioco, non ci sono più stimoli ad attirare la sua attenzione al di fuori della sua tana.
Un animale solitario che si apre di rado, guardingo, con sforzo e derisione per se stessa e gli altri. Non c’è più nulla realmente in grado di accendere in lei la scintilla della vita, della voglia di emergere, combattere, lottare e mettersi in gioco. Lottare per cosa? Mettersi in gioco per chi? Emergere da cosa?
Nas vive fuori dal mondo da tanto, tantissimo tempo. Nas non prova più nulla da tanto, troppo tempo.
Nas sa che dovrebbe trovare la voglia di uscire e volare, nel mondo. Ci prova, si butta, fa un paio di voli, sfugge a numerosi predatori con planate dolenti e insolenti e poi, scontenta e insoddisfatta, torna nel suo nido, in attesa di una corrente d’aria in grado di riaccendere definitivamente la sua anima.
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