Memorie di una Pandemia #3

Covid-19
ossia
Come Ostentare Vite Interessanti Daddentro 

Quando passi tutta la settimana in mezzo alla strada – circa 11/12 ore al giorno -, francamente qualche giorno di quarantena quasi la sogni.
Senza morte, disperazione e follia collettiva annessa e connessa ovviamente.

Quando il nostro caro Presidente del Consiglio dei Ministri ci ha detto “Tutti a casa!“, non dico di aver gioito perché non sono ancora completamente deficiente, ma una parte piccola-piccolissima ha pensato “Oh, toh, mi riposo un paio di settimane“.

Va da sé che ho iniziato a lambiccarmi il cervello sull’impatto economia della situazione, senza contare quanto questa decisione abbia finalmente dimostrato senza filtri la gravità della situazione, ma una mini-Me alta 15 cm ha iniziato subito a correre a destra e sinistra urlando come una pazza Serie TV! Libri! Film! Telefilm! È tardi…Stiliamo una lista! Recupererò tutti gli arretrati degli ultimi cinque anni!

Ovviamente preferirei ingoiare la lingua piuttosto che ammetterlo. Ovviamente.

Bon, ovviamente l’euforia è durata il tempo di una scoreggia d’asino e io, dopo neanche 5 giorni di quarantena sono già vicino all’esaurimento.

Non. Ho. Letto. Neanche. Una. Riga.
Zero. Nisba.

Però ho pulito il salotto, la libreria, spazzato, lavato, fatto cinque (|) lavatrici e cambiato le lampadine dell’appartamento mettendo quelle a risparmio.
Ho spolverato sopra i mobili del salotto.
Ho passato l’anticalcare nel mobile dello scolapiatti.

Ho potato le piante. Due volte.
Una ucciso due delle mie piantine.

Spazzolato i gatti, tagliato loro le unghie e fatto il bagno ad entrambi.
Ora i miei gatti mi odiano, ma profumano.

Io DEVO uscire da questa quarantena, oppure ci lascio le penne.

#restateacasa #iorestoacasaBestemmiando

 

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